Quando fra la gioia e la comune esultanza nel giorno 25 febbraio 1843 dalle branche di atroce calunnia usciva indenne il nobile signore Andrea Cancelli di Cantiano per decreto dell’inclito tribunale di prima istanza di Urbino e per l’eloquenza dell’esimio avvocato Giambattista Vivarelli l’amicizia la gratitudine i seguenti versi ispiravano.
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